Berna deplora assenza OSCE in Russia

Un veicolo dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE)
Keystone Un veicolo dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE)

Prendendo atto del risultato emerso dalle presidenziali nella Federazione Russa, la Svizzera "si rammarica del fatto che l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) non sia stata invitata in Russia per osservare le elezioni".

Lo ha dichiarato lunedì, in serata, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) aggiungendo che la Confederazione proseguirà i suoi scambi con le autorità russe in uno spirito di rispetto del diritto internazionale.

Il DFAE ha inoltre ribadito che "la Svizzera condanna la decisione della Russia di tenere elezioni nei territori occupati dell’Ucraina".

I russi in Svizzera dicono "no" a Putin

A Berna, Putin ha ottenuto il 16% dei consensi mentre a Ginevra il 20%
Keystone A Berna, Putin ha ottenuto il 16% dei consensi mentre a Ginevra il 20%

L’associazione "Russia del futuro/Svizzera" e l’organizzazione "Vote Abroad" hanno intervistato centinaia di persone di nazionalità russa con diritto di voto residenti in Svizzera, che nel fine settimana si sono recati all’ambasciata e al consolato generale per depositare la loro scheda elettorale.

A Berna, Putin ha ottenuto il 16% dei consensi mentre a Ginevra il 20%.

Il maggior numero di voti è andato Vladislav Davankow, vicepresidente della Duma (la Camera bassa del Parlamento russo) e membro di New People. Secondo il sondaggio, a Berna, Davankow ha ottenuto il 45% dei consensi e a Ginevra il 29%, superando così di gran lunga il presidente in carica. 

Lugano battuto anche in gara-2

Non è riuscito al Lugano l'aggancio al Friborgo: già battuti in gara-1, i bianconeri si sono dovuti inchinare per 4-1 ed ora si trovano sotto 2-0 nella serie dei quarti di finale.

Con Ruotsalainen al posto di Quenneville e Koskinen confermato tra i pali, i bianconeri hanno mostrato un'altra attitudine rispetto al primo match, ma sono risultati troppo imprecisi. Il Gottéron ne ha approfittato e, dopo due ferri per parte, ha realizzato tre reti nel secondo periodo risultate decisive.

Joly ha infatti trovato il 3-1 solo a 18" dal termine, un gol a cui ha risposto Marchon a porta vuota.

Gli USA confermano la morte di Issa

Ciò che resta della città di Nuseirat
Keystone Ciò che resta della città di Nuseirat

Il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha confermato la morte in un raid israeliano di Marwan Issa, numero due delle Brigate al Qassam e membro di rango di Hamas, dopo le indiscrezioni che filtravano da giorni.

Issa è stato colpito lo scorso 8 marzo in un raid con bombe capaci di penetrare in profondità nel terreno in un bunker a Nuseirat.

Intanto cresce sempre di più la pressione internazionale su Israele per bloccare l'operazione militare a Rafah, nel sud della Striscia, dove si accalcano oltre un milione di sfollati palestinesi.

Grecia, scalo d'emergenza a Rodi

Coinvolto un aereo della Lufthansa
Keystone Coinvolto un aereo della Lufthansa

Un aereo della compagnia tedesca Lufthansa con 190 passeggeri a bordo, diretto a Dubai, è stato costretto a effettuare un atterraggio d'emergenza a Rodi lunedì pomeriggio a causa di un problema "elettrico". Lo ha appreso Fraport, l'operatore tedesco che gestisce gli aeroporti regionali in Grecia.

Decollato da Francoforte, l'Airbus A330 ha chiesto l'autorizzazione alle autorità aeroportuali greche per atterrare sull'isola di Rodi, a causa "della presenza di fumo all'interno dell'aereo".

Dopo l'intervento dei vigili del fuoco, l'aereo è stato evacuato senza feriti. "Controlli tecnici e di sicurezza" sono in corso.

"Operazione a Rafah? Un errore"

Il presidente Joe Biden
Keystone Il presidente Joe Biden

Il presidente Biden ha detto a Netanyahu che "l'operazione a Rafah sarebbe un errore". Il contenuto del colloquio telefonico è stato riferito lunedì dal consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, in un briefing con la stampa.

Sullivan ha sottolineato che il presidente ha espresso al premier israeliano "le sue preoccupazioni, prima fra tutte per la sorte di un milione di persone. Rafah è inoltre un importante punto di passaggio degli aiuti e infine si trova al confine con l'Egitto".

Biden ha chiesto a Benjamin Netanyahu di inviare un team a Washington per discutere dell'operazione a Rafah, ha aggiunto Sullivan. 

Tami, "giocheremo alla pari"

Pier Tami
rsi.ch Pier Tami

Pier Tami ha parlato della "nuova" Svizzera dal ritiro della Nazionale di La Manga: "Contini era il candidato preferito da Yakin. Inoltre, per la prima volta abbiamo integrato una donna come fisioterapista. Sono curioso di vederli all'opera".

Il direttore delle squadre Nazionali si è poi espresso sull'Europeo: "Non siamo i favoriti, ma ce la giochiamo alla pari. Il ruolo di favoriti non l'abbiamo mai avuto e in più non ci conviene".

Come mai sono state scelte Danimarca e Irlanda per le amichevoli? "L'obiettivo è affrontare due squadre forti", ha concluso Tami.

Coloni violenti, UE verso sanzioni

La situazione in Cisgiordania sotto la lente dell'UE
Keystone La situazione in Cisgiordania sotto la lente dell'UE

"E' stato trovato un solido compromesso" sulle sanzioni ad Hamas e ai coloni israeliani autori delle violenze in Cisgiordania. Ad annunciare l'intesa, dopo la riunione dei ministri degli Esteri dei 27, è stato lunedì l'alto rappresentante UE per la politica estesa Josep Borrell.

Sulle sanzioni ai coloni autori di violenza Borrell ha detto che, solo con l'unanimità, è possibile agire sui loro asset in Europa e "chi bloccava l'intesa si è astenuto e quindi c'è l'unanimità".

L'UE vorrebbe invitare al prossimo Consiglio Affari Esteri il ministro israeliano Israel Katz. Se eserciteremo una pressione? "Certo", ha detto Borrell.